Andrea Bajani

Il libro delle case

Feltrinelli

“Io però non ha fatto niente per eliminare quelle tracce. Da dentro le cornici che la luce ha ricavato sopra il muro, il passato guarda Io, e Io lo può guardare”

Io è il nome del protagonista di questa storia narrata da Andrea Bajani nel suo ultimo romanzo Il libro delle case, pubblicato da Feltrinelli. 

La storia dei quasi cinquant’anni di vita di Io viene raccontata attraverso la descrizione delle case e dei luoghi in cui è vissuto, senza rispettare un ordine cronologico ma saltando di anno in anno e di luogo in luogo.

La prosa fortemente poetica dello scrittore trova nella descrizione dei luoghi un mezzo per creare una vera e propria indagine sulla vita di Io, dando vita a un racconto evocativo e poetico nel quale il concetto di “casa” assume un significato nuovo e potente: oltre alle case in cui è vissuto troveremo anche quegli spazi che hanno fatto parte della sua vita, come casa della voce, una cabina telefonica, o casa dei ricordi fuoriusciti, una casa che “sfuggita alla memoria di Io esula da qualsiasi localizzazione, è in una piega dello Spazio-Tempo”.

Sullo sfondo vi sono i fatti storici avvenuti in quegli anni che hanno segnato il nostro paese e che restano legati indissolubilmente ai ricordi di Io, come ultima casa di poeta, ovvero la dimora di Pier Paolo Pasolini, o casa di prigioniero, il luogo dove fu tenuto ostaggio Aldo Moro.

Ripercorrendo gli spazi, i corridoi, gli oggetti, si viene a creare un mosaico in cui parti del passato di Io tornano a vivere, dove le sue ferite vengono messe a nudo e viene fatta luce su tutti quegli aspetti che volutamente o inconsciamente ha rimosso. La descrizione dei luoghi diviene così un’indagine e un mezzo per scavare nel profondo della vita del protagonista. 

Con una chiave nuova e contemporanea Bajani apre tutte le porte del passato e del presente di Io, mostrando non solo quanto i luoghi in cui abbiamo vissuto ci abbiano influenzato ma sopratutto quanto di noi è rimasto ancorato a quei luoghi e spesso dimenticato. (di Giorgia Mastroianni)