Giosuè Calaciura

Io sono Gesù

Sellerio

“Ho trent’anni, nausea per i tradimenti che ho subito, disgusto per l’assenza di ogni giustizia.”

Inizia così un memoire molto particolare con un protagonista d’eccezione, svelato già dal titolo. Fin dai giorni che precedono la sua nascita, il piccolo Gesù vive l’esperienza del rifiuto e dell’emarginazione. Nessuno vuole accogliere Maria per permetterle di partorire, e l’anziano padre Giuseppe vive nell’inadeguatezza del ruolo assunto, desideroso di liberarsi quanto prima di una posizione così angosciante. Ben presto il piccolo bambino si troverà da solo con mamma.
Come ogni adolescente a questo mondo, vive con dolore l’abbandono paterno e per quanto sarà lacerante separarsi dalla premurosa madre Maria, non potrà esimersi dal seguire la sua strada di ricerca e conoscenza.

Il protagonista è anche voce narrante e, a ritroso, ripercorre le tappe significative del suo cammino, in cui compaiono personaggi evangelicamente noti, ma sotto vesti decisamente diverse.
Non esiste viaggio che si rispetti in cui ciò che conti non sia tanto la meta, quanto il tragitto compiuto e la conoscenza di sé e degli altri che questo comporti.
Gesù non troverà Giuseppe, ma conoscerà il male disgregatore della società, la sua cieca cupidigia, la voglia di sopraffazione e affermazione che domina il mondo; neanche sentimenti puri e belli come l’amore sono privi del male insito in ogni bene.

Le esperienze di dolore, di fiducia tradita, di delusione porteranno però il giovane protagonista ad amare realmente, seriamente, a conoscere la compassione e la necessità dell’umana solidarietà, al di sopra di ogni inganno e malvagità.

Se il mistero dell’incarnazione è quello che più affascina della vita di Gesù, questo è un vero e proprio libro di verità in cui il farsi uomo cresce insieme alle difficoltà di esserlo. (Lidia Calamia)