Narrazioni delle donne
Saggistica
storia, filosofia e società
Simone de Beauvoir
Il secondo sesso
Il Saggiatore
Con Il secondo sesso, Simone de Beauvoir affranca la donna dallo status di minore che la obbliga a essere l’Altro dall’uomo, senza avere a sua volta il diritto né l’opportunità di costruirsi come Altra. Approda, nella parte conclusiva, alla femme indépendante, che non si accontenta di aver ricevuto una tessera elettorale e qualche libertà di costume, ma che attraverso il lavoro, riuscirà a chiudere l’eterno ciclo del vassallaggio e della subalternità al sesso maschile. L’avvenire, allora, sarà aperto. Con una determinazione prima sconosciuta e un linguaggio nuovo, Simone de Beauvoir sfida i cultori del gentil sesso criticando le leggi repressive in materia di contraccezione e aborto, il matrimonio borghese, l’alienazione sessuale, economica e politica.
Virginia Woolf
Una stanza tutta per sé
Einaudi
Nell’ottobre del 1928 Virginia Woolf viene invitata a tenere due conferenze sul tema “Le donne e il romanzo”. È l’occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creatività letteraria. Il risultato è questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna/scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione, attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura.
Un classico della scrittura e del pensiero.
Elena Gianini Belotti
Dalla parte delle bambine
Feltrinelli
La tradizionale differenza di carattere tra maschio e femmina non è dovuta a fattori “innati”, bensì ai “condizionamenti culturali” che l’individuo subisce nel corso del suo sviluppo.
Ma perché solo “dalla parte delle bambine”? Perché questa situazione è tutta “a sfavore del sesso femminile”.
In realtà non esistono qualità “maschili” e qualità “femminili”, ma solo “qualità umane”. L’operazione da compiere dunque “non è di formare le bambine a immagine e somiglianza dei maschi, ma di restituire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale, indipendentemente dal sesso cui appartiene”.
Criado Perez Caroline
Invisibili
Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano
Einaudi
In una società costruita a immagine e somiglianza degli uomini, metà della popolazione, quella femminile, viene sistematicamente ignorata. A testimoniarlo, la sconvolgente assenza di dati disponibili sui corpi, abitudini e bisogni femminili. Come nel caso degli smartphone, sviluppati in base alla misura delle mani degli uomini; o della temperatura media degli uffici, tarata sul metabolismo maschile; o della ricerca medica, che esclude le donne dai test.
Caroline Criado Perez dà vita a un’indagine che ci mostra come il vuoto di dati di genere abbia creato un pregiudizio pervasivo e latente che ha un riverbero profondo, a volte perfino fatale, sulla vita delle donne.
Jennifer Guerra
Il corpo elettrico
Tlön
«Canto il corpo elettrico / le schiere di quelli che amo mi abbracciano e io li abbraccio / non mi lasceranno sinché non andrà con loro, non risponderà loro / e li purificherà, li caricherà in pieno con il carico dell’anima». Così Walt Whitman racconta il corpo umano in “Foglie d’Erba”.
In “Il corpo elettrico” Jennifer Guerra traccia un percorso che parte dall’autocoscienza del corpo femminile e arriva fino ai gender studies contemporanei, per recuperare i concetti e le lotte femministe e adattarle al nuovo millennio. Al centro di questo percorso il corpo ribelle e desiderante, il Soggetto da cui dovremmo ripartire, l’unico bene che nessuno può toglierci.
Gheno Vera
Femminili Singolari
Il femminismo è nelle parole
Effequ
Sindaca, architetta, avvocata: c’è chi ritiene intollerabile una declinazione al femminile di alcune professioni. E dietro a queste reazioni c’è un mondo di parole, un mondo fatto di storia e di usi che riflette quel che pensiamo, come ci costruiamo. Attraverso le innumerevoli esperienze avute sui social, personali e dell’Accademia della Crusca, l’autrice smonta, pezzo per pezzo, tutte le convinzioni linguistiche della comunità italiana, rintracciandone l’inclinazione irrimediabilmente maschilista. Tutto con l’ironia che solo una social-linguista può avere.
Valeria Palumbo
Non per me sola
Storia delle italiane attraverso i romanzi
Laterza
Le opere delle nostre scrittrici – da Ada Negri a Elsa Morante, da Grazia Deledda a Luce d’Eramo, da Matilde Serao a Sibilla Aleramo e Anna Maria Ortese – offrono il racconto di un’epopea sotterranea: quella della battaglia durata più di un secolo per garantire alle donne italiane piena cittadinanza. Romanzi e racconti ci dicono di matrimoni di convenienza e di gravidanze non volute, di amori mai liberi ma soprattutto, offrono straordinari affreschi dei tentativi disperati di conquistarsi spazi di libertà, di studiare e lavorare, di non cedere alla violenza psicologica e fisica della società tradizionale. Ieri come oggi moltissime donne non hanno accettato di essere costrette al silenzio.
Questo libro restituisce finalmente la voce a molte di loro.
Florencia Di Stefano-Abichain
Atlante delle donne
add editore
Questo atlante ricco di dati ci aiuta ad aprire finalmente gli occhi e ci permette di abbracciare con un unico sguardo tutto il mondo e capire in modo inequivocabile qual è la vera situazione delle donne, quali progressi sono stati fatti e quali le distanze ancora da colmare. Con un meticoloso lavoro di ricerca e analisi, Joni Seager racconta il mondo femminile in tutti i suoi aspetti. Infografiche colorate, cartine e schede sono la chiave per entrare in universo in cui le donne devono chiedere permesso a un uomo per uscire di casa, o sono costrette a interrompere gli studi per mancanza di politiche che le tutelino, in cui subiscono le violenze o in cui non possono praticare alcuni sport perché a loro vietati.
Chimamanda Ngozi Adichie
Dovremmo essere tutti femministi
Einaudi
I maschi e le femmine sono indiscutibilmente diversi sul piano biologico, ma la socializzazione accentua le differenze.
Prendiamo l’esempio della cucina. In generale, è più probabile che siano le donne a sbrigare le faccende di casa: cucinare e pulire. Ma qual è il motivo? È perché le donne nascono con il gene della cucina o perché sono state educate a credere che cucinare sia un loro compito?
Il problema del genere è che prescrive come dovremmo essere, invece di riconoscere come siamo.
E se ci concentrassimo sulle capacità e sugli interessi invece che sul genere? Quanto saremmo più felici, quanto ci sentiremmo più liberi di essere chi siamo veramente?
Blasi Giulia
Manuale per ragazze rivoluzionarie
Perchè il femminismo ci rende felici
Rizzoli
“Ragazze, non c’è più tempo da perdere: bisogna fare la rivoluzione!”
Care lettrici (e lettori) di ogni età, questo appello appena lanciato non è una boutade, ma un invito serio, formulato dopo anni passati a osservare come si muovono uomini e donne in Italia. Una società che oggi è tecnologica, in rapida evoluzione, ma purtroppo non ancora paritaria fra i sessi. In questo saggio profondo ed elettrizzante Giulia Blasi analizza con spietata lucidità le situazioni che le donne oggi quotidianamente vivono e offre consigli concreti per mettere in atto un femminismo pieno di ottimismo e spirito di collaborazione che possa rendere tutti più sereni, rispettosi, appagati e felici. Anche gli uomini.
Michela Murgia
Stai zitta
e altre nove frasi che non vogliamo sentire piú
Einaudi
Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini e soprattutto di star zitta.
Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo.
Marina Pierri
Eroine
Come i personaggi delle serie TV possono aiutarci a fiorire
Tlön
Una serie TV può cambiare la percezione di intere nazioni su tematiche sociali, scientifiche, politiche, relazionali, dando voce a persone che nella nostra società sono ancora invisibili, a cui non viene mai data la parola.
Marina Pierri mette insieme mondi che fanno fatica a parlarsi: quello del femminismo intersezionale e quello della psicologia del profondo. In “Eroine” compie un’operazione ancora inedita: pur parlando del potere delle storie, mette al centro proprio la potenza dei personaggi delle serie TV, mostrando il loro valore archetipico.
Giusi Marchetta
Tutte le ragazze avanti!
add editore
Durante i concerti dei Bikini Kill, Kathleen Hannah urlava sempre dal palco: “Tutte le ragazze vengano avanti!”.
Così, in un mondo abituato a escluderle, riservava alle ragazze un posto in prima fila da cui osservare lo spettacolo, ascoltare la musica, partecipare al concerto cantando la propria rabbia e la semplice gioia di esserci tutte. Ci siamo chiesti cosa significhi essere femminista, oggi, in Italia. Questo libro è una lettera aperta a chi vuole confrontarsi con la parità di genere, i diritti umani, il mondo del lavoro e quello delle relazioni.
Alle lettrici, ai lettori rivolgiamo le stesse domande che ci siamo fatte noi, per aggiungere alla nostra, la loro voce.
Sandra Petrignani
Lessico femminile
Laterza
«Capire qualcosa di più della mia stirpe, trovare il bandolo del nostro comune sentire femminile. Così ho legato la mia parola a quella di tante donne che mi hanno preceduta e nutrita, le scrittrici di cui possiedo libri sottolineati, appuntati, deformati. Amati. Virginia Woolf, Natalia Ginzburg, Annie Ernaux, Marguerite Duras, Elsa Morante, Sylvia Plath. E tantissime altre. Ne ho seguito le orme, le ombre, le opere e i fatti della vita, per decifrare la tela di un pensiero e di un lessico nostri».
La materialità delle cose, la solitudine, la ricerca di un senso: pagina dopo pagina, la scrittrice Sandra Petrignani ricostruisce un mosaico che è il volto delle donne.
Tiburi Màrcia
Il contrario della solitudine
Manifesto per un femminismo in comune
Effequ
Possiamo definire il femminismo come desiderio di democrazia radicale, votato alla lotta per i diritti di tutte coloro che sono costrette a subire ingiustizie armate sistematicamente dal patriarcato. Perché il patriarcato, contrariamente a quanto si possa pensare, non è un processo che colpisce esclusivamente la sfera femminile; coinvolge invece tutti gli esseri il cui corpo viene definito attraverso l’uso che se ne fa.
Con questo libro la filosofa brasiliana Márcia Tiburi, in esilio volontario a Parigi per ragioni politiche, ci invita a ripensare queste strutture e prendere sul serio il femminismo, al di là delle mode e delle frasi fatte. L’augurio è che, ripensando criticamente il movimento, con un linguaggio accessibile tanto ai principianti quanto ai più esperti, Il contrario della solitudine sia portatore di un’idea di femminismo in comune capace di migliorare il nostro modo di vedere e inventare la vita.
Inna Shevchenko
Eroiche
Amazzoni Peccaminose Rivoluzionarie
Giulio Perrone Editore
Inna Shevchenko ha un destino fuori dal comune. Nata in una famiglia della classe media ucraina, è, a soli 28 anni, la leader del movimento internazionale Femen. Dopo dieci anni di attivismo femminista, ha deciso di rendere omaggio a quelle donne che l’hanno aiutata a demolire le imposizioni della società patriarcale.
In “Eroiche”, racconta i personaggi che l’hanno portata a questa liberazione. Con questi frammenti personali e impegnati l’autrice ci accompagna sulle tracce dei modelli femminili che le hanno permesso di costruire le sue idee e ci coinvolge nella rivoluzione delle donne.
Elisa Cuter
Ripartire dal desiderio
minimum fax
Fin dalla storica domanda di Freud «cosa vuole la donna?», la questione del desiderio è legata alla differenza di genere e in particolare al femminile. Un femminile basato proprio sull’impossibilità di rispondere a tale domanda: un oggetto misterioso, un «altro» su cui ci si interroga.
Elisa Cuter indaga quella che viene percepita come l’attuale «guerra tra i sessi», e arriva a ribaltare alcuni luoghi comuni del femminismo mainstream, chiedendosi se abbia ancora senso rivendicare un’identità storicamente costruita come subalterna. Un punto di vista originale su argomenti centrali nel dibattito pubblico ma soprattutto un invito ad abbandonare il porto sicuro dell’identità per porsi sfide più ambiziose e domande più inquietanti, proprio come quelle che ci pone il desiderio.
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